Social card 2014 ordinaria, sperimentale: confronto, caratteristiche, requisiti

Tra i due strumenti ci sono delle differenze sostanziali per importi e requisiti. Ecco quali.

Social card 2014 ordinaria, sperimentale: confronto, caratteristiche, requisiti

Si chiama carta acquisti, ma è più comunemente nota come social card. Trattasi di una carta prepagata che, introdotta nei tempi più bui della crisi, viene caricata dallo Stato con 80 euro ogni due mesi. Questo almeno per la social card ordinaria in quanto c'è anche un altro tipo di carta acquisti, quella lanciata in via sperimentale in dodici grandi Comuni italiani.

Tra i due strumenti ci sono delle differenze sostanziali non solo per quel che riguarda gli importi, ma anche per i requisiti di accesso. In accordo con quanto riporta l'Adiconsum, la social card ordinaria nel rispetto di tutte le altre condizioni previste può essere infatti richiesta dalle famiglie con figli sotto i tre anni e da chi ha un'età superiore ai 65 anni.

Trattasi di una misura di aiuto a livello economico mentre la social card sperimentale si spinge oltre in quanto mira a reinserire i soggetti in difficoltà economica e sociale nel mondo del lavoro.

I beneficiari della social card sperimentale, in base ad appositi Bandi dei Comuni, sono infatti i disoccupati in difficoltà economica cui viene concesso un contributo mensile a fronte però dell'adozione di un percorso che, anche con il sostegno dei servizi sociali, porti poi il cittadino a reinserirsi nel circuito occupazionale.

Questi sono i dodici grandi Comuni italiani dove è stata lanciata la social card sperimentale: Napoli, Milano, Palermo, Venezia, Roma, Catania, Verona, Torino, Bologna, Firenze, Bari, Genova.