Carte di credito, denaro di plastica vs contante: cosa scegliere e perché

Dall'ultimo rapporto ABI emerge una crescita a due cifre dei pagamenti elettronici, ma il contante resiste.

Carte di credito, denaro di plastica vs contante: cosa scegliere e perché

In Italia continuano ad aumentare i pagamenti elettronici, quelli che vengono effettuati con le carte di credito, con le carte Bancomat ed a mezzo bonifico bancario. A rilevarlo è stata l'ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel far presente come nel secondo trimestre del 2013, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le transazioni con il denaro di plastica siano cresciute del 14%.

Pur tuttavia è stato rilevato un contestuale aumento del 2% anche per i prelievi allo sportello Atm a conferma di come nel nostro Paese, nonostante tutto, i pagamenti con il contante continuino a resistere. In molti fanno rifornimento all'Atm ed usano il contante al posto della carta di credito per abitudine sebbene oramai i costi per l'uso del denaro di plastica siano decisamente più bassi rispetto al passato.

Nel dettaglio, molte banche non applicano più il canone annuo sulla carta Bancomat se si scelgono i conti correnti a pacchetto, così come sono tante le carte di credito presenti sul mercato che non prevedono quota associativa annua o, se prevista, è comunque molto bassa. Lo stesso dicasi anche per i bonifici online che spesso possono essere effettuati senza costi aggiuntivi rispetto al canone mensile del conto corrente.

L'uso delle carte è più sicuro perché in caso di smarrimento lo strumento di pagamento si può bloccare subito con una telefonata. Così come si può bloccare con una telefonata anche la carta Bancomat. Se si perde invece un portafoglio rigonfio di banconote quasi sempre possiamo dire addio al denaro contante.